Caschi coloniali Cimeli Africa

Caschi coloniali di varie epoche insieme ad altri cimeli delle Guerre in Africa: il primo da sinistra un casco coloniale della Libia 1911-12 da ufficiale di Fanteria, il secondo da ufficiale dei Carabinieri Reali, una tachia libica e decorazioni varie a ricordo delle guerre d’Africa, dalla fine del 1800 al 1935.

 

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Descrizione

Le uniformi della Milizia Coloniale, si rifanno all’uniforme grigioverde ed a quella coloniale del Regio Esercito, con gli stessi tratti distintivi della MVSN ordinaria: cravatta e camicia nera invece che grigioverde e fasci littori al posto delle stellette militari sulle fiamme nere del bavero. Oltre a berretto, bustina e casco coloniale d’ordinanza, in colonia in un primo periodo il copricapo di specialità fu il cappello boero nero, in seguito sostituito dal cappello alpino senza penna (la cosiddetta “vedova”) in feltro cachi, bordato di nero.

Il primo fregio Mod. 1926 era lo stesso della milizia ordinaria (tondino sovrastato da fascio littorio) ma sottopannato in tessuto cachi invece che nero o grigioverde. Il successivo Mod. 1931 se ne distaccava nettamente ed era formato da una cornetta da cacciatore su un fascio littorio, sormontato da una corona. Il tondino al centro della cornetta conteneva il numero della legione. Il Mod. 1936 aggiunge ai suddetti elementi due gladi incrociati.

Anche l’armamento era lo stesso dei reparti combattenti della MVSN e della fanteria del RE. La MFA aveva quindi in dotazione le pistole semiautomatiche Beretta M34 e le varie versioni del Carcano Mod. 91/38 come armi individuali, il fucile mitragliatore Breda Mod. 30 e la mitragliatrice pesante Breda Mod. 37 come armi di reparto, fino ai cannoni controcarro 47/32 Mod. 1935. Come componente della milizia, il personale riceveva inoltre il Pugnale Mod. 35 della MVSN. (da Wikipedia)