Berretti Italiani della Grande Guerra

Cimeli della Grande Guerra, un Cupolino da mitragliere in panno e un berretto da ufficiale Tenente di Fanteria. Presenti anche gradi da sottufficiale, medaglie e foto della Grande Guerra.

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Descrizione

Berretti italiani 1 WW cupolino da mitragliere berretto tenente di fanteria 142 RGT medaglie e fotografie prima guerra mondiale 1915-18

La costituzione organica di veri e propri reparti mitraglieri è da datare nella metà del XIX secolo, quando nel corso della Guerra di secessione vennero impiegate i primi veri modelli di mitragliatrici, operate da apposito personale specializzato.

Successivamente reparti mitraglieri furono impiegati dall’esercito francese durante la Guerra franco-prussiana del 1870. Le mitragliatrici del tipo de Reffyé erano riunite in batterie ed appartenevano all’Arma di Artiglieria e come piccola artiglieria furono in effetti impiegate. Il reperto mitraglieri dell’esercito francese era su batterie di sei pezzi, inserite nell’organico divisionale, quindi ogni divisione aveva una batteria, il pezzo era trainato da due pariglie ed aveva quattro serventi con una dotazione di 25000 cartucce.

Dopo le esperienze della Guerra anglo-boera e della Guerra russo-giapponese gli eserciti europei organizzarono reparti di mitraglieri, questi reparti, a livello di sezioni (cioè a livello equivalente al plotone) erano assegnati ai reggimenti o ai battaglioni di fanteria. Nell’esercito tedesco le mitragliatrici erano organizzate in compagnie ognuna delle quali aveva sei armi ed era assegnata ai reggimenti di fanteria o cavalleria, con due pariglie per il traino delle armi. All’inizio della Prima guerra mondiale tutti i reggimenti permanenti avevano la compagnia mitraglieri, mentre solo parte dei reggimenti di riserva la aveva ed i reggimenti della Landwehr (esercito territoriale) ne erano totalmente privi. Diversamente dalla Germania la Francia aveva i reparti mitraglieri inquadrati in sezioni organiche ai battaglioni di fanteria e cavalleria. La Russia, che nel corso della campagna di Manciuria aveva apprezzato il supporto che davano le mitragliatrici alla fanteria, istituì una commissione che decise di inserire le mitragliatrici nell’organico dei corpi di fanteria e cavalleria. Dato il particolare tipo di terreno operativo in Italia e Austria le mitragliatrici operavano per sezioni di due armi someggiate, assegnate in Italia ai battaglioni alpini (due sezioni) e di fanteria (una sezione), mentre in Austria i battaglioni di Jäger (fanteria leggera) ed i reggimenti di fanteria avevano una sezione ciascuno.

In conclusione, all’inizio della Prima guerra mondiale le mitragliatrici erano ancora considerate piccoli pezzi di artiglieria, e come tali venivano trasportate da traini di cavalli o someggiate. In Italia generalmente era vista come un’arma ibrida, che racchiudeva in sé le caratteristiche di un’artiglieria di seconda classe e di una fanteria concentrata.